Oggi, lunedì 21 settembre, si celebra la XXVII giornata mondiale dell’Alzheimer. Un incontro molto importante, oggi più che mai, determinato dal difficile contesto vissuto a causa della pandemia da Covid-19.
Tante restrizioni e difficoltà, a partire dal divieto di visita per i familiari. Dinamiche e situazioni straordinarie, che hanno richiesto un approccio di gestione assolutamente differente. Attraverso l’ausilio di metodi di comunicazione alternativi, tutte le strutture sono state in grado di mantenere in contatto e costantemente aggiornati i familiari dei malati di Alzheimer.
Il morbo di Alzheimer è una malattia molto comune, una demenza il cui processo degenerativo colpisce le cellule cerebrali dell’individuo che ne è affetto. Si contano circa un milione e 300 mila malati in Italia e circa 50 milioni nel mondo. E’ una malattia che colpisce all’improvviso e lentamente. La velocità di progressione è assolutamente soggettiva e attualmente non esiste un test in grado di predire l’insorgere di questa malattia. I sintomi più comuni sono difficoltà di memoria, di ragionamento, di linguaggio e di pensiero.
Gli studi condotti fino ad oggi sono stati in grado di individuare 14 segnali che potrebbero rappresentare un significativo campanello di allarme.
- difficoltà nel ricordare ciò che è capitato di recente
- difficoltà a ricordare alcuni nomi di persone familiari, che vengono in mente poco dopo;
- difficoltà a compiere attività che prima si facevano con facilità, come il vestirsi da soli o cantare la canzone preferita;
- difficoltà a denominare un oggetto, pur riconoscendolo,
- difficoltà a eseguire i calcoli, anche semplici, e a condurre un ragionamento lineare.
- gestione del denaro in maniera inadeguata, facendo spese eccessive o inutili;
- confondere i giorni della settimana o le stagioni e perdere il senso delle date;
- i percorsi abituali diventano complicati, come il tornare verso casa;
- perdita di orientamento quando si è alla guida o quando ci si allontana dall’abitazione;
- problemi visivi (difficoltà a leggere, a giudicare la distanza, a stabilire il colore o il contrasto) che, però, possono essere sintomi anche di altre patologie, come la Cataratta;
- irascibilità e tendenza ad accusare le persone che stanno vicino;
- frequenti episodi di ansia e depressione;
- perdita di interesse verso le persone care e tutte le attività che prima risultavano piacevoli e interessanti;
- rinuncia alle attività sociali e relazionali, così come agli hobby e ai progetti lavorativi.
Un giorno importante, di solidarietà, volto a sostenere le famiglie e tutte le strutture che con profonda devozione si dedicano ai malati di Alzheimer.
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